Boston, 1846

Scritta da il guardiano su dicembre 22, 2008
racconti

Quello che vedrete oggi non è solo una grande scoperta scientifica. Quello che vedrete oggi è molto di più. E’ magia. Una magia che farà il giro del mondo.
Parlare di anestesia non è sufficiente. Non rende merito a ciò che è realmente. Vedete, non è solo di far dormire la gente che si tratta. Io non farò solo dormire questo paziente. Io lo proietterò in un mondo parallelo. Quando il vapore ipnotico entrerà dentro al corpo e raggiungerà il cervello, l’anima si scollerà dal corpo. Non completamente, certo. Compirà movimenti infinitesimali, scivolando sul corpo per restare sospesa quel tanto che basta da non lasciare traccia nella memoria. Tutto ciò che succederà in quei momenti non verrà impresso nelle pagine della materia cerebrale. Il sonno indotto dal vapore creerà una piccola sfasatura nella mente. Io ho trovato la chiave per entrare in un nuovo mondo.

E vi dico ancora che questo non è che l’inizio. Un giorno si scopriranno cose inimmaginabili. Macchine si sostituiranno ai muscoli respiratori, tubi si inseriranno direttamente nella grande circolazione sanguigna, nuove sostanze attiveranno, disattiveranno, potenzieranno, smorzeranno, abbasseranno, alzeranno, indurranno, stimoleranno, deprimeranno le funzioni del corpo… Ma l’effetto, il fine ultimo della nostra missione non cambierà. Perché quando l’uomo, il medico, si avvicinerà al paziente e preparerà il suo incantesimo, ancora e sempre l’anima scivolerà via, lentamente, come una pelle invisibile, e con piccoli movimenti di tensione e rilassamento si libererà dal corpo pezzo per pezzo, rimanendo lì, sospesa nel tempo, in attesa di essere richiamata indietro… Professor Warren, può procedere, il paziente dorme.

il guardiano

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