Archive for marzo, 2011

attimi

Posted by Icy24 on marzo 18, 2011
pensieri / Nessun commento

La sigaretta si consuma lenta sul posacenere mentre il fumo lentamente si dissolve davanti allo schermo… so ch’è tardi e so che domani avro difficoltà a svegliarmi così come accade ogni volta che indossiamo quella maglietta blu scuro con una grande croce rossa sulla schiena… ma anche stanotte ho (abbiamo) aggiunto qualche altro mattoncino prezioso su quello che sarà, un domani, il muro dei ricordi…
…mattoncini senza nome…
…mattoncini con volti e parole……come quello che descrive Claudietta che medica e pulisce tranquillamente una ferita aperta e da suturare quando, poco tempo fa, sarebbe inorridita al solo pensiero… che ogni volta che la guardo… sono orgoglioso di Lei…

…come il falegname poeta con la distrofia muscolare che la moglie ci dice avere un brutto caratteraccio e di stare attenti ma che con un paio di parole e un sorriso si ammansisce e comincia a parlare, parlare, parlare e incantare…

…come i volti di tanti bambini che entrano con i lacrimoni e quanche urlo che farli calmare a volte è una impresa ma che quando escono sorridono ed esibiscono un piccolo cerotto o un braccino ingessato come un trofeo…

…mattonicini di gente allo sbando in cerca di un posto dove pasare la notte da gestire spesso non senza qualche difficoltà affinchè non rechino disturbo a chi soffre davvero…

…mattoncini di paura vera durante un collasso e la corsa con le ali ai pedi verso il box di emergenza rossa… mattoncini di un certo Luca che alla fine, ringraziando il cielo, era solo una crisi di panico, panico vero ma…. cavolo… m’è preso un colpo pure a me…

…mattoncini che non si fermano un secondo e girano per il pronto soccorso con veloce e silenziosa efficenza dalle 20:00 alle 24:00… e più…

…e mattoncini di gente che si ferma a leggere con più attenzione la scritta “VOLONTARI del soccorso” che circonda la croce rossa che portiamo sul petto… e ci dice semplicemente GRAZIE… e che raramente esce dal policlinico senza passare a salutare con una silenziosa ma bellissima stretta di mano…

…mattoncini che a fine serata, davanti a uno schermo e con la sigaretta che ormai sfuma nel nulla, guardi… sfiori con la mente… respiri… e che ti regalano il vero perchè tu sai qual è la risposta alla domanda “…ma chi ve lo fa fare?” che troppo spesso ci vien fatta… perchè alla fine… già…

…chissà perchè…

Icy24

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entro in c ward… poco dopo

Posted by Aral on marzo 03, 2011
cronache / Nessun commento

Poco dopo entro in C ward. Provo a non farci caso, ma spontaneamente butto l’occhio sul letto vuoto. Lei è tornata alla missione cattolica, un’oasi di felicità, dove ha la possibilità di studiare e stare assieme ad altre ragazze diversamente abili, perché abili lo sono ma a modo loro, con le loro difficoltà che non hanno vergogna di nascondere. E anzi di mostrare su un palco dove danzano con i loro sogni, le loro protesi, le loro carozzine. Si, danzare! Perché tra i vari progetti della missione c’è anche una scuola di danza per ragazze disabili.

Poco dopo la sua ammissione nel nostro ospedale Reaksa è distesa su un lettino, in attesa di entrare in sala. Sul quel letto immenso, i suoi occhi sembrano ancora più grandi. I nostri chirurghi provano a toglierle le ossa del coccige, puliscono bene la piaga e cominciano così le medicazioni ogni due giorni. Comincia cosi l’ennesima speranza di guarigione, quella che accomuna tutti noi, tutto lo staff di Emergency, ognuno di noi guarda i pazienti con questa attesa.

Poco dopo comincia l’amicizia con Chanta, la bambina saltata su una mina con la sua famiglia, e salvata grazie alla bravura dei nostri medici e infermieri. E con Soknga, la bambina con l’osteomielite a cui si tenta di salvare la gamba. Tutte e tre giocano assieme, vanno a mangiare assieme, si toccano, si guardano, si rispettano, ognuna con la sua disabilità.

Poco dopo arriva un materasso ad acqua donato da Emergency alla missione cattolica, il cuscino antidecubito per la carozzina e alcune medicazioni speciali dalla generosità di alcune persone dall’Italia.

SI, poco dopo aver visto gli occhi e il sorriso di Reaksa non si può fare a meno di volerle bene e di desiderare di vederla danzare con la sua carozzina negli abiti tradizionali Cambogiani.

Buona fortuna Reaksa. Che la gioia dei tuoi occhi rispecchi la tua vita.

Aral

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