Non è una notte di guardia la mia ma solo una notte insonne, troppo lunga perché arrivi in fretta il turno di domani mattina e troppo corta per essere dormita.
Ho appena cambiato posto di lavoro, inseguito in un sogno iniziato quando quel maledetto 30 Giugno ho messo piede per la prima volta su un ambulanza che correva nella notte per le vie della Brianza, ora lavoro nel Mio pronto soccorso con i mostri sacri tanto invidiati da insignificante soccorritore.
La mia vita ora è stupenda, ha voltato pagina ma credo ad un prezzo troppo alto.
Laureato da poco, pieno di complimenti e pacche sulle spalle dei migliori coordinatori in circolazione ma senza possibilità di essere integrato, in cerca disperata di un posto che mi permetta di crescere e non mi faccia “morire” in una maledetta RSA.
Finalmente ho il mio primo colloquio a venti giorni dalla mia laurea, entro in un bell’ufficio preciso ma non troppo ordinato, curato ma con quel non so che di rivoluzionario; mi accoglie lui F. sulla trentina non tanto alto magro vestito con un paio di pantaloni a sigaretta maglioncino e…. scarpe sportive insomma un tipo particolare.
Dopo pochi giorni diventa il mio primo caposala dopo pochi mesi diventa il mio mentore dopo un anno è diventato mio fratello: abbiamo condiviso tanto assieme : voli in elicottero, su aerei, grandi manifestazioni, tanto lavoro ma anche litigi, arrabbiature, esuberanze, pensieri e riflessioni.
Dopo un anno e tre mesi è arrivato il momento di salutarti, sono stati giorni bui, giorni in cui la paura di abbandonarti ha tenuto testa al mio sogno ma ho scelto di seguirlo e viverlo nel bene e nel male.
È una notte insonne abbiamo appena avuto uno scambio di messaggi, ricordando alcuni momenti belli qe ora sono qui, a fissare la parete bianca illuminata dalla luce del mio PC, a prometterti e promettermi che diventerò migliore di te perché è questo quello che mi hai insegnato … che non ci sono limiti.
Non esisterà mai nessuno come noi
Indiano