Per te

Posted by TNT69 on febbraio 06, 2017
emozioni / Nessun commento
Foto di FR

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Non vorresti capitasse mai, ma ecco che improvvisamente, in un tempo sospeso arriva in reparto il tuo collega… ma come paziente. Il problema è che io lavoro in hospice.

Le paure si moltiplicano, le notizie che arrivavano attraverso gli altri e che sembravano ovattate e lontane ora sono realtà che ti spiazza. Come è difficile assisterti, fare del proprio meglio per te che sai cosa faccio. Ogni giorno che passa mentre svolgo le mie quotidiane attività, si moltiplicano i flash di quando le eseguivamo insieme. Tutto è avvenuto così rapidamente, neppure due mesi da quando sei stato a casa per un mal di pancia.

Ed ora sei qui.

E io vivo tutta la mia impotenza e vorrei abbracciarti e farti sentire che non sei solo, che ti sono vicino e che vorrei che tutto fosse solo un brutto sogno.

Ma è la realtà di oggi. Difficile, dura. Ancora non me ne capacito, vivo questa situazione come se fosse surreale. Mi sto difendendo, per non soffrire troppo e rischiare di non poterti aiutare. La fatica è molta, le parole sono poche e sussurrate, ma gli sguardi sono profondi e parlano da soli. Ci sarò, in silenzio,  in questo tempo di attesa per sostenerti in questo percorso ignoto.

E pregherò infinitamente per te.

TNT69

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Guardiani…

Posted by TNT69 on marzo 28, 2013
emozioni, pensieri / 3 Commenti

foto di MV

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Ancora una notte, tranquilla, un incontro con la morte, che di notte è quasi sempre calma, silenziosa, attesa per alleviare le sofferenze di corpi ed anime angosciate. Leggo le vostre storie e in questa notte particolarmente tranquilla mi soffermo su titolo del blog “nottidiguardia”.

E’ vero siamo dei Guardiani, di eventi, storie, attimi fuggenti a volte così intensi e profondi da lasciare dei solchi nelle nostre anime. Dalle storie scritte emergono dei Guardiani attenti, premurosi, che ce la mettono tutta per salvare, guarire, curare o accompagnare. Ci mettono l’anima, il cuore, la passione, la fatica e la rabbia per poter fare al meglio nonostante i limiti e gli ostacoli della realtà quotidiana che vivono.

E così sono qui in questa notte tranquilla a leggervi con un groviglio di emozioni nella pancia che il silenzio della notte amplifica, sperando che i racconti continuino e che i Guardiani non si estinguano mai!

Grazie a tutti!

TNT69

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Solstizio d’inverno

Posted by TNT69 on maggio 15, 2012
emozioni / 2 Commenti

Che strano, leggo i vostri racconti e poi mi soffermo sulle mie notti.

Voi tutti parlate di notti in cui i campanelli suonano, di monitor accesi, di vite da salvare, di lotte infinite per poter arrivare in pronto soccorso in tempo per non morire. Se arriva una chiamata o suona un campanello l’adrenalina va alle stelle, ci si prepara per l’incognita, cosa dobbiamo fare? Chi incontreremo? Cosa troveremo? Pronti all’impossibile.

Da me invece le notti sono per lo più calme, adrenalina molto poca e spesso messa in circolo più dai parenti in ansia che non dai pazienti. Quando suona un campanello si sa quasi sempre cosa ci aspetta…e a differenza di tutti voi noi non lottiamo per salvare la vita, la accompagniamo, ci sediamo accanto, cerchiamo di dare un senso a quell’ultima fase che qualcuno deve pur seguire.

Il mio direttore, pochi giorni fa, dopo la morte di un ragazzo di 11 anni, ha detto che facciamo un lavoro contro natura, mentre tutti salvano vite noi le accompagniamo alla fine senza tentare di salvarle, lo vorremmo, quante volte vorremmo che le cose non finissero così… Quanto senso di impotenza con cui fare i conti quando finisce una notte tranquilla dove avresti voluto salvare, ma hai dovuto accompagnare e dare/ darti un senso per la morte di un figlio giovane, di una madre o di un padre che lascia i suoi bimbi, un marito o una moglie con cui si è condivisa una vita. Molti non lavorerebbero mai qui, ma dopo 10 anni io scelgo ancora di starci, perché di preciso non lo so, credo che cogliere l’ultimo respiro di un essere umano ha un qualcosa di sacro, di unico e sicuramente ha un senso che non capisco ma che sento nel profondo e che mi da motivazione a continuare…e… la Croce illuminata della Chiesa di fronte a noi ( sarà un caso? ) mentre la notte volge al termine mi conferma nel profondo del cuore che un senso c’è.

TNT69

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Notte in Hospice

Posted by TNT69 on aprile 06, 2012
emozioni / 4 Commenti
foto di MV

foto di MV

Silenzio, luci soffuse, il rumore del condizionamento.

Dopo aver finito il giro ci si sofferma davanti al computer, si abbassano le luci. Ci si scalda con un the caldo, ci si racconta un po’, la vita, le esperienze, ci si conosce o si discute degli eventi lavorativi. A volte si ricordano pazienti particolari, quelli che ci hanno insegnato qualcosa, ognuno ne ha uno diverso. Poi si gira per vedere se tutti riposano, chi dorme, chi è sedato. In qualche stanza qualche parente si ferma a fare compagnia al proprio caro.

Nel corridoio si mischiano i differenti respiri, come una musica. Poi un silenzio strano, lieve, un senso di pace. E’ tangibile, nessun campanello che suona, tutti dormono come non volessero disturbare o farsi sentire. Una presenza palpabile. E’ la Morte che aleggia, si aggira nel reparto, è tangibile, ma non fa paura, allevia le sofferenze, e sai dove potrebbe andare e vai dove pensi di trovarla e ti fermi per gli ultimi respiri del Sig…o della Sig.ra.

Assistere una persona che muore è come assistere ad un parto, testimoni di un passaggio, la fine di una vita terrena e l’inizio di qualcos’altro, ignoto, ma non temuto. Un mistero, un dono.

Grazie a voi che ho accompagnato in questi dieci anni di Hospice.

TNT69

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