Ancora una notte, tranquilla, un incontro con la morte, che di notte è quasi sempre calma, silenziosa, attesa per alleviare le sofferenze di corpi ed anime angosciate. Leggo le vostre storie e in questa notte particolarmente tranquilla mi soffermo su titolo del blog “nottidiguardia”.
E’ vero siamo dei Guardiani, di eventi, storie, attimi fuggenti a volte così intensi e profondi da lasciare dei solchi nelle nostre anime. Dalle storie scritte emergono dei Guardiani attenti, premurosi, che ce la mettono tutta per salvare, guarire, curare o accompagnare. Ci mettono l’anima, il cuore, la passione, la fatica e la rabbia per poter fare al meglio nonostante i limiti e gli ostacoli della realtà quotidiana che vivono.
E così sono qui in questa notte tranquilla a leggervi con un groviglio di emozioni nella pancia che il silenzio della notte amplifica, sperando che i racconti continuino e che i Guardiani non si estinguano mai!
Grazie a tutti!
TNT69
leggendoti ripenso al titolo bellissimo del post precedente, “vigilia”, sì vigiliamo e intanto assorbiamo lo spirito dela notte, la sofferenza da alleviare, la paura nostra e loro da fugare, l’alleanza che si stringe nella penombra tra i due versanti dei letti d’ospedale. assorbiamo e qualche volta riusciamo poi a tradurre quelle ore in parole scritte.
ciao sentinella,
ml
grazie a voi, Guardiani!
grazie di cuore!
un sorriso
gb
la notte, in ospedale, ha attimi fuggenti che bucano chi li sta vivendo.
…e la realtà degli ospedali non è delle migliori ora.
si dice tanto, ma ingiustamente: io ho visto lavorare medici di notte in situazioni assurde… cercando di ovviare a mancanze gravissime che non dovrebbero esistere.
la notte ha un’aria così attenta e concentrata che ci dispone più del giorno all’ascolto e alla riflessione.
la fatica del lavoro notturno è sempre ripagata dal sorgere del mattino.