Qualcosa in comune
Ciliegie, un nome
qualcosa insomma in comune
su cui transitare per poter parlare-
ponti-
uno almeno-
e si torna a sedere in poltrona
a muovere le mani
a portare un golfino sulle spalle
da trattenere se scende-
qualcosa in comune
da trattenere- di cui parlare-
“ Mucche ne avevano 200, tori 100!”-
gli occhi si illuminano a questi
mitici numeri-
numeri da Odissea
e sacrifici agli dei
su spiagge bianche
e mari calmi o in tempesta-
Ulisse, Achille,
altri nomi, anche i nostri-
qualcosa in comune-
se non si ha
si è muti
slowlyslowly
la comunicazione, quella vera, quella difficile, ha bisogno di cose così. l’hai detto bene, ciliegie. ml
coglie sempre il meglio di tutti quelli che scrivono,e lo scopri ai loro stessi occhi che, come nel mio caso, avevano descritto ma meno visto
Dianella ( slowlyslowly)