Pensando all’intima di un arteria renale
mi incammino con la mente in un microcosmo naturale,
c’è dentro un vaso una popolazione
di cellule e molecole di ogni dimensione,
a guardarle attentamente è possibile scorger con stupore
il destino che può esser l’urina o il ritorno al cuore,
ha vita più breve di una farfalla quella scoria azotata
ma sembra non saperlo e scorre svogliata
verso il noto giudice capillare
dai libri descritto come glomerulare,
afflitto si incammina un atomo di sodio
ha perduto il cloro e col potassio è in odio
ma ha preso accordi con l’aldosterone
che è un altro giudice chiamato ormone
che agisce sul tubulo distale,
di questo tribunale la cassazione.
Narcogigi