Chiudetemi l’auricola – non fate più scappare
quell’embolo malefico – che l’ictus mi può dare;
Chiudete orsù l’auricola – non se ne parli più
della trombologia moderna – ormai l’ultimo tabù.
Di tutti quei politici – non voglio più sentire
troppe stupide parole – in auricola finire;
tappatemi l’auricola, – ch’io possa ringraziare
il silenzio mediatico – e l’aritmia cessare.
Bloccate quell’uscita – che già devo subire
l’ennesima sciocchezza – di chi non vuol capire;
rendetemi la clinica – e cessate la bruttura
di tanta carta inutile – e di ogni altra stortura.
Tornate al cuore e all’anima – di ogni uman patire:
oh, dolcissimo burnout – che possa tu svanire!
Gigi