volontari

Lei

Posted by Pills on marzo 15, 2013
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Foto di MV

Foto di MV

Hai passato momenti bui e difficili, di cambiamento e di rinnovo.

C’è stata la “grande fuga” dei dipendenti, ci sono stati anni di magra, ci sono stati periodi di aumento impressionante di quote rosa (in arancione) con il successivo problema: “E mo’ le spinali chi le tira giù dalle scale?”.

Ora il trend pare essersi ripreso, sia in numero che in parità dei sessi.

Gente è entrata ed è rimasta, altri sono andati via per studiare e lavorare. Altri sono usciti e ora sono sposati. Il loro matrimonio è stato privato. Non una sola nota di arancione tra i banchi, neanche virtualmente sotto la giacca o l’abito elegante.

E’ aumentata la famiglia allargata grazie alle nascite di bambini molto voluti e travagliati. Non è stato semplice ma ora la felicità sprizza furiosa dagli sguardi dei miei compagni. Fuoriesce violenta dalle foto e video che fanno alle loro creature. Invade tutti senza pietà quando i pupi vengono a trovarci.

Dei “nuovi” c’è che si interessa, chi vivacchia, chi è sbruffone, chi è curioso e fa delle domande il suo pane, chi si esalta, chi ha un passato importante ma lo gestisce bene, chi sembra messo lì per caso, chi flirta, chi ride e basta, chi medita, chi ha una vita scombinata e tenta di ricucirla con la nostra attività.
Mi impensieriscono queste persone, perché Lei è impietosa con chi non ha proprio idea di dove inizi la sua esistenza. Porti i il valigione (ma basta anche una borsetta) di tuoi problemi alla guardia e Lei farà in modo che in serata ti si rovesci sulla testa con una violenza inaudita. E’ matematico. Crudele ma matematico.

Il tacito contratto recita:
“Non verrai in guardia coi cacchi tuoi ad occupare la tua mente. Tu servi focalizzato e sgombro da rimuginamenti.
Nel caso li avessi la cura è camerata con porta chiusa o garage o cucina. 10 respiri profondi, pensieri zen e si ricomincia in pieno stile Hakuna Matata ”

Mi è capitato di trasgredire, come capita a tutti prima o poi. A volte hai così tanti pensieri che ti sembra che la testa voglia scoppiare e non riesci nel tuo intento di astrazione.

Il duro suolo di cemento del garage, il piano d’acciaio della cucina, il sintetico arancio fluo e la pelle di viso, collo e mani accolgono bene le lacrime per poi farle scivolare via ed essere puliti come prima, solo un po’ più salati. Garantito al limone. Ho parlato troppo di Noi, torniamo a Lei (che in fondo è Noi).

Sta passando una durissima transizione. Ha qualche ematoma qui e là, ma guariscono per poi riformarsi per poi guarire ancora una volta. Ci sta lavorando su con qualche protezione di fortuna. E’ come se fosse un Irish coffee: è buona complessivamente ma è bifasica.

In superficie è trasparente, limpida, quieta anche durante movimenti bruschi e soprattutto omogenea. In profondità è opaca, torbida, scura, puoi vederci le onde se crei turbolenza e la sulla sua omogeneità ci sarebbe da argomentare.
Per quanto uno mischi, le due fasi a periodi tendono a tornare divise.

Lei sta solo aspettando che più di qualcuno si stufi di essere Irish Coffee e voglia diventare Bicerin: bifasico in origine ma mixabile con estrema facilità ed efficacia.
Ma se l’alcol che sta sopra al caffè, che è l’ingrediente maggiore, non ha alcuna volta di evaporare e di trasformarsi in panna liquida rinunciando ad un po’ della sua massa per guadagnarne in densità, palatabilità e omogeneità…se l’alcol non vuole saperne io da umile Bicerin non posso fare altro che dispiacermi un po’.

Mi dispiaccio perché Lei in fondo è una bella entità. Plasma i suoi componenti secondo l’indole di ognuno. Che tu tenda alla leadership moderata od estrema, che tu tenda a seguire le correnti maggiori e ad essere sbatacchiato da un fronte all’altro a seconda del vento, che tu tenda ad essere un outsider chiuso nel suo guscio ai più ma libro aperto per alcuni, che tu sia gasato, che tu sia non tagliato per l’attività, che tu abbia sete di sapere ed imparare…chiunque tu sia e che tu so sappia già o ne sia ancora all’oscuro, Lei ti farà sbocciare. Fiore o rovo, dipende da te e dalle tue motivazioni. Lei non nega nulla a quasi nessuno. Solo chi non sa chi è rimarrà in boccio ed uscirà in boccio. Lei non è il luogo per trovarsi, ma il luogo per scoprirsi.

La Squadra, se sai e vuoi viverla, ti dona splendide amicizie, furiose litigate, grandi pensieri, chili di senso di responsabilità, difficile vita di comunità se uno non è già abituato e molto altro che è meglio scoprire che elencare.

Mai precludersi niente una volta entrati. “Never say never”.
Ho iniziato con dei dubbi, sono cresciuta con delle certezze, ho continuato a crescere con degli amici (adesso anche fuori guardia), continuo il mio percorso cambiamenti di opinioni e e qualche scazzo, ho trovato il nirvana in borghese con un compagno arancione.

Un’estate di una notte ogni nove a parlare in garage o in postazione, ad aprirsi in ambulanza durante le check list, a dare piccoli segnali e ad instillarsi leggeri sospetti. E’ iniziata in arancione senza che nessuno dei due lo sapesse, scintillando coi catarifrangenti alla luce dei fari nella notte.
E’ finita dopo la cena di squadra con un bacio, tutti e due finalmente consapevoli dopo una rapida somma degli eventi. Ora risplendiamo anche senza fluo e catarifrangenti.
E Lei, alla fine, ad essere stata la nostra madrina, guardiana, chaperone.

Dunque, grazie Squadra, madre e matrigna. Grazie per tutto.

Pills

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attimi

Posted by Icy24 on marzo 18, 2011
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La sigaretta si consuma lenta sul posacenere mentre il fumo lentamente si dissolve davanti allo schermo… so ch’è tardi e so che domani avro difficoltà a svegliarmi così come accade ogni volta che indossiamo quella maglietta blu scuro con una grande croce rossa sulla schiena… ma anche stanotte ho (abbiamo) aggiunto qualche altro mattoncino prezioso su quello che sarà, un domani, il muro dei ricordi…
…mattoncini senza nome…
…mattoncini con volti e parole……come quello che descrive Claudietta che medica e pulisce tranquillamente una ferita aperta e da suturare quando, poco tempo fa, sarebbe inorridita al solo pensiero… che ogni volta che la guardo… sono orgoglioso di Lei…

…come il falegname poeta con la distrofia muscolare che la moglie ci dice avere un brutto caratteraccio e di stare attenti ma che con un paio di parole e un sorriso si ammansisce e comincia a parlare, parlare, parlare e incantare…

…come i volti di tanti bambini che entrano con i lacrimoni e quanche urlo che farli calmare a volte è una impresa ma che quando escono sorridono ed esibiscono un piccolo cerotto o un braccino ingessato come un trofeo…

…mattonicini di gente allo sbando in cerca di un posto dove pasare la notte da gestire spesso non senza qualche difficoltà affinchè non rechino disturbo a chi soffre davvero…

…mattoncini di paura vera durante un collasso e la corsa con le ali ai pedi verso il box di emergenza rossa… mattoncini di un certo Luca che alla fine, ringraziando il cielo, era solo una crisi di panico, panico vero ma…. cavolo… m’è preso un colpo pure a me…

…mattoncini che non si fermano un secondo e girano per il pronto soccorso con veloce e silenziosa efficenza dalle 20:00 alle 24:00… e più…

…e mattoncini di gente che si ferma a leggere con più attenzione la scritta “VOLONTARI del soccorso” che circonda la croce rossa che portiamo sul petto… e ci dice semplicemente GRAZIE… e che raramente esce dal policlinico senza passare a salutare con una silenziosa ma bellissima stretta di mano…

…mattoncini che a fine serata, davanti a uno schermo e con la sigaretta che ormai sfuma nel nulla, guardi… sfiori con la mente… respiri… e che ti regalano il vero perchè tu sai qual è la risposta alla domanda “…ma chi ve lo fa fare?” che troppo spesso ci vien fatta… perchè alla fine… già…

…chissà perchè…

Icy24

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