Domani non vado.
Domani non vado perché posso ancora permettermelo.
Domani non vado perché questa sera mi ha ricordato chi ero, e chi sarò lo vedremo più avanti.
Domani non vado perché voglio accarezzare il mio cane sotto il glicine.
Domani non vado perché ieri volevo, dopodomani vorrò.
Domani non vado.
E sentirò gridare le sirene delle ambulanze dal mio giardino.
Coraggio ragazzi. lasciatemi un giorno, poi torno con voi.
Bellerophontes
è una breve elegia a un riposo rubato a un giorno di lavoro, ma io la leggo come più profonda: la sirena dell’ambulanza una rivisitazione della tradizionale immagine della vecchia con la falce, la morte. e in questa lettura a parlare potrebbe essere un malato terminale che per un giorno si sottrae al proprio appuntamento. ml