Il saluto

Scritta da Sugar su ottobre 12, 2012
emozioni

foto di EP

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Ieri sono passata a salutarti.

Mi è mancato il tuo sorriso, volevo vederti, l’ultima volta. La sera prima ti ho detto “ci vediamo domani”, ma forse già sapevo non sarebbe stato così. Forse anche tu. Nelle ultime ore troppa fatica, anche solo per parlare. Ma quanto difficile per te il silenzio, un filo di voce “ho capito..” e io: “che cosa?” “ho capito quello che succede”.

Forse aspettavi da me una conferma, ma io temevo la tua consapevolezza. E poi ancora un tuo sorriso per rassicurare gli altri che tutto andava bene. Andava.

Ogni volta entrare nella tua stanza era un momento speciale, un momento solo per noi. Una chiacchierata, un sorriso, un cioccolatino e poi mi invitavi a continuare il mio lavoro perché non volevi farmi perdere tempo. Il mio tempo non era perso. Il mio lavoro è anche questo.

Grazie

Sugar

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2 commenti

  • Icy24 scrive:

    Il mio, il nostro lavoro è anche questo… anzi, molto del nostro lavoro è anche questo: prendersi cura non solo del corpo ma dell’anima e della sofferenza della stessa… empatia, a volte silenziosa, a volte sussurrata.. e a volte colma di quelle lacrime fatte scorrere di nascosto in un angolo della medicheria prima di fare un respiro profondo, asciugarsi le guance e reindossare un sorriso da regalare a chi più ne ha bisogno… Grazie a te…

  • Pills scrive:

    Il tempo non solo non era perso, ma era anche tempo di guadagno sia per il paziente ma anche per te.
    E’ molto rassicurante per me vedere che ci sono ancora operatori empatici.
    Grazie per la condivisione, Sugar

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