C’è una stanza
che dà luce a tutte le altre-
la vedi da lontano
attrae e respinge
alcuni intimidisce-
c’è una soglia sottile da attraversare-
é il mare del dolore
da percorrere a nuoto
a lunghe bracciate lente-
la soglia è questo mare
va dal corridoio alla stanza di luce-
lì il tè non è tè,
i camici non sono camici,
i dolci splendono
perché non sono i dolci-
sono una mano che si sporge
verso un’altra mano
da persona a persona-
il braccio che s’allunga
anche quello è un mare da percorrere
a lunghe bracciate lente-
la vita è un soffio
va e viene,
va e viene-
la donna anziana,
gli occhi splendono con o senza dolore
un lembo di lenzuolo
così candido, così candido
che liscia con mano esperta
con cui copre le proprie gambe
come fossero quelle di una figlia
di un bambino, di un marito
di cui prendersi cura
slowlyslowly
Lascia una risposta