linfoma

Jogging

Posted by Gio on febbraio 20, 2017
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foto di NC

foto di NC

 

Corro.

Jogging pigro di una fredda mattina di febbraio. Aria umida nelle narici. Gambe pesanti, corpo intorpidito dal lungo inverno. Mentre ascolto il ritmo affannato del mio respiro, la mente divaga

E mi viene in mente lui.

Jack.

8 anni, un’intelligenza fuori dal comune.

Ragazzino educato, vispo, curioso.

Si era accorto che qualcosa non andava perchè d’imporvviso gli è mancato il fiato e non riusciva più a tenere il ritmo nel fare jogging con suo padre nel weekend.

Linfoma di Burkitt.

Massa addominale enorme, lisi tumorale da manuale in induzione.

Remissione completa ma ricaduta immediata.

A trapianto.

Buon donatore, buone condizioni cliniche, si va. Ma si arriva al condizionamento senza una remissione completa e si sa che le possibilità sono poche. Lo sappiamo noi, lo sanno i genitori e soprattutto lo sa lui, troppo intelligente per non capire.

E ci insegna.

Mentre noi ci diamo da fare nel provare ogni terapia post trapianto che possa mantenere quello straccio di remissione ottenuta a fatica, mentre i genitori ci chiedono di riferirlo per questa o quella terapia innovativa in questo o quel centro specialistico, lui invita il suo dottore preferito a raggiungerlo in camera, alla fine del turno, per giocare una mano a carte.

Jack filosofo, Jack più saggio dei suoi 8 anni, Jack che non parla più molto, non chiede, ma batte il suo dottore a carte, troppo educato per dirgli altrimenti che la partita è persa.

Corro e ti penso Jack, e so che avresti apprezzato la vita che scorre nel jogging al freddo di una mattina di febbraio.

 

Gio

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