Come eravamo…

Scritta da Herbert Asch su dicembre 21, 2013
cronache
Foto di HA

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Ho ritrovato questo ritaglio di un articolo, di vent’anni fa o giù di lì. Purtroppo non ricordo più su quale giornale o rivista fosse stato pubblicato.
Lo avevo tenuto perchè dava molto bene l’idea di come si siano evolute le cure al paziente negli ultimi cinquanta anni. Lo ripropongo adesso, lasciandovi all’ultimo la rivelazione del personaggio cui si riferisce…

Al primo esame del malato è stato accertato quanto segue: il malato sta disteso sul divano, sulla schiena, la testa volta a sinistra, gli occhi chiusi, c’è stata una urinazione spontanea (il vestito è bagnato di urina). Al tentativo del medico di sentire il polso sinistro si è registrato un movimento della mano sinistra e della gamba sinistra. Polso: 78 battiti al minuto. Pressione: 190/110. Il malato è privo di sensi. I movimenti degli arti nella metà destra del corpo sono assenti. In quella sinistra si notano brevi movimenti. Diagnosi: pressione alta, arteriosclerosi generale con prevalente lesione dei vasi sanguigni dell’encefalo, emiplegia nella metà destra del corpo a causa dell’emorragia nel bacino dell’arteria media sinistra, cardiosclerosi, nefrosclerosi. Le condizioni del malato sono estremamente gravi. Indicazioni: regime di degenza e di riposo assoluto. Lasciare il malato sul divano. Applicare mignatte dietro le orecchie, un micoclisma ipertonico (un bicchiere di soluzione di solfato di magnesio al 10 %) Togliere la dentiera. Nessuna alimentazione per oggi. Provvedere a stabilire turni continui, giorno e notte, di un neuropatologo, un terapeuta ed un infermiera. Inoltre, con molta cautela, con un cucchiaino, liquidi, senza che gli vadano per traverso.

Perizia medica sullo stato di salute del compagno Stalin.
Il consiglio dei medici, di cui fanno parte Kuperin, Lukomskij, Glazunov, Tkaciov, Ivanov-Nezmanov, ha condotto alle ore 7,00 del 2 marzo, una perizia medica sullo stato di salute del compagno Stalin.

Stalin è morto il 5 marzo 1953

Herbert Asch

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